Pronti per le vacanze?
Sì, lo so, manca ancora un po’. Una intera settimana dal lunedì al venerdì. E non saranno sette giorni di riposo. Ci sono gli ultimi regali da fare (nel mio caso i primi, sì, lo so, sono quasi fuori tempo massimo, ma io, se non sento la pressione, non do il meglio!).
E poi: impacchettare i regali, che è la cosa che più odio.
Perché? Già ti sei spremuta all’inverosimile per fare a ciascuno il regalo giusto! Mica sei una che regala polizieschi alle amanti dei romanzi rosa, grembiuli da cucina spiritosi ai fanatici dell’asporto, cravatte ai perennemente-in-tuta-da-ginnastica. No, tu le cose le fai bene: pensi e ripensi e ti scervelli e percorri chilometri a cercare qui o lì proprio il dono perfetto. Quasi perfetto. Almeno che sia gradito e non venga immediatamente riciclato alla tombola di Natale dell’oratorio. Dopo che hai fatto questa fortunosa caccia al tesoro, il lavoro sembrerebbe finito.
E invece no. Perché il regalo va incartato. E tu non hai mai la carta. O meglio, la carta regalo ce l’avresti. Ma non ha le dimensioni giuste. Mai. Tipicamente è una striscia troppo lunga e troppo stretta o ha una forma strana, che la rende inutilizzabile. Oppure è carta da regalo coi personaggi Disney, o con le macchinine, o con i fiorellini. Un motivo per nulla in linea con lo spirito natalizio. Di solito un residuato bellico delle feste di compleanno di quando le tue figlie erano piccole.
E tu la butti? No, non si sa mai, metti che un giorno, fra dieci o vent’anni, tu dovessi aver bisogno proprio di quella striscia o quel trapezio di carta regalo, che avevi incautamente buttato? Per quello hai un cassetto zeppo di carta da regalo inutilizzabile.
Bisogna poi spedire gli ultimi biglietti di auguri, tentando ogni tanto di variare dalla formula trita: “auguri per un sereno Natale e un buon anno nuovo!”. Oppure, scegli di telefonare per gli auguri. Potrebbe sembrare una opzione persino più veloce, ma mica tanto. Specie se trovi chi ti attacca un bottone infinito.
Tocca poi fare la spesa per il tour de force gastronomico. Perché, non so a casa vostra, ma qui vige l’inveterata usanza della divisione dei compiti: io cucino e tutti gli altri mangiano. Vi assicuro che non ho gente inappetente in famiglia.
Quindi, di qui in avanti è tutta una corsa. Le attività che ho citato sopra, vanno completate tassativamente il 23 dicembre, entro e non oltre la mezzanotte (come nei concorsi pubblici). E poi mica è finita. Perché anche fare le vacanze è una forma di lavoro. Ciononostante, io spero sempre che mi rimangano quegli otto o nove minuti al giorno di tempo libero e funzionalità neuronale, che, sommati nell’arco delle vacanze, portino al totale di un’oretta, un’oretta e mezzo. Che bastino per leggere almeno un libricino.
Cominciano (quasi) le vacanze, gente, forse voi siete pronti ma io non ancora! Ma siccome sono ottimista per natura (per fermarmi, bisogna abbattermi) metto fra i miei buoni propositi: leggere, leggere e leggere!
Se anche voi condividete il mio proposito, vi consiglio di procurarvi questo piccolo libro delizioso. Ma mettetevi in moto subito! E’ un titolo, poco noto, edito da una casa editrice piccola. Uno di quei libri che bisogna ordinare giorni prima e aspettare con pazienza, per giorni. Persino oggi, al tempo del celerissimo Amazon.
Davvero un libricino di poche pagine, così leggero che se lo metti in borsa rischi di dimenticarne l’esistenza, di cui vi consiglio vivamente la lettura.
L’autrice, Christiane Singer, parla di amore, di storie della sua famiglia, della fatica e della gioia di sposarsi, e restare insieme una vita. Per metà saggio e per metà poesia, la Singer ha uno stile lirico e al tempo stesso la capacità di scrivere frasi lapidarie, quasi contundenti nella loro categoricità.
ecco alcune delle mie frasi preferite:
“la vera avventura della vita non è quella di fuggire l’impegno ma di osarlo”
“la libertà vive della potenza dei limiti”
“troppo a lungo praticato, il disimpegno rende leggeri, sempre più leggeri, inconsistenti”
“questo è ciò che rende il matrimonio così forte ed indistruttibile: unire un uomo e una donna attorno ad un progetto”
“il matrimonio è un contratto di lealtà”
Mettetelo nella letterina di Babbo Natale o nel carrello di Amazon, chiedete al libraio di fiducia di procurarvelo. Insomma, non lasciatevelo sfuggire! Non potete dirvi pronti per le vacanze, senza una buona lettura!
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