In una scala da 1 a 10, quanto sei politicamente corretto? Scoprilo con un test.
A esempio, ieri, 30 novembre, era Sant’Andrea.
Chi era costui? Mah, boh e chi se lo ricorda… però il nome, Andrea, coi parametri di oggi, potrebbe anche andare…
Andrea, nome greco… e non denuncia origini particolarmente cristiane… anzi, ammicca pure un po’ al gender fluid, perché può essere usato sia al maschile che al femminile. Ai politicamente corretti ad oltranza piacerà senza dubbio.
Se piace anche a te, puoi assegnarti un punto al test di correttezza politica.
“Andrea” va bene anche per l’Europa laica e progressista. Non discrimina… è inclusivo…
Però… però…
Sto “San” davanti al nome, bisogna proprio mettercelo? A te sembra proprio il caso?
Se ti viene il dubbio, puoi assegnarti un altro punto, nel test.
Mi spiego meglio. All’estero, dove sono molto più avanti di tanti trogloditi italo-cattolici, già da tempo ormai hanno deciso che chiamare “Mrs” le donne sposate, per distinguerle dalle “Miss”, le nubili, o signorine, rischiava di essere discriminatorio. Quindi, con un colpo di genio, di quelli che, se ce ne fossero di più, saremmo tutti più moderni, felici e inclusivi, hanno deciso di sincoparlo in un “Ms”.
Capito? Che teste! zacchete! Via una lettera o due, via il problema. Adesso c’è solo questo “Ms”, che non significa una beata verza, e che non rischia che offenda nessuna, perché, siccome non si capisce cosa voglia dire, nessuno può sentirsene offeso. (né le sposate, né le diversamente sposate, né le nubili, né le diversamente nubili, eccetera eccetera).
Se anche a te sembra una grande idea, assegnati un altro punto nel test. E sono tre.
Quindi operazione riuscita. Chissà che non ci si possa sbarazzare elegantemente anche di questo “san/ santa/sant’’”, che, diciamocelo, è proprio controverso e per una serie di ottime ragioni.
In primis rischia di essere offensivo per i diversamente santi. Metti che si sentano discriminati? Perché questo sant’Adrea qua sarebbe santo e loro no? Cos’hanno di meno di lui? Su che cosa lui basa questo privilegio di appartenenza alla categoria dei santi? Tutto perché in questo paese ci sono le caste, signori miei. E la Chiesa cattolica non fa eccezione. I santi vuole averceli solo lei e gli atei li esclude a priori. Non è per niente democratica.
E non importa che, se non credi in Dio, non riconosci nemmeno la santità. Non è questione di fare i pignoli. Oggi si dice che volere e potere e perché allora dovremmo accettare che qualcuno si faccia chiamare santo, se gli altri non possono?
E allora, zacchete, via ‘sto titolo. Dai, ce ne sono altri. Se uno vuol proprio distinguersi, invece che “san” davanti al nome può farsi scrivere dell’altro.
Per esempio: “rag”. L’Italia è il paese del debito pubblico e del sistema fiscale più complicato di sempre. Varrà pur qualcosa passare per ragionieri. Rag Andrea mi pare assai meglio che sant’andrea. Fa niente non essere ragioniere davvero, farcisi solo chiamare, per farsi belli.
Tanto manco i santi sono santi sul serio. Mica hanno fatto l’esame di stato. Mica sono iscritti all’albo.
Se ti piace l’idea di sostituire “san” con “rag”, assegnati un altro punto nel test.
Oppure, in alternativa, questo tizio qui lo possiamo chiamare Dottor Andrea. Meglio ancora, un “Dr”. A chi non piace farsi chiamare dottore?
I tassisti di Roma lo sanno già da un pezzo, che per arruffianarsi il cliente -qualunque cliente – e farlo sentire importante, basta chiamarlo: “dottò”!
Tutti genitori vogliono un figlio dottore, in questo paese.
Lo vogliono anche più di un figlio santo. Che poi, per farsi chiamare dottore, mica serve esserlo per davvero. Mica ti chiedono di mostrare il pezzo di carta a ogni pié sospinto!
Se l’opzione di sembra valida, puoi assegnarti un altro punto nel test del politicamente corretto. Stai andando benissimo: sei già a 5 punti!
Oppure Dott. Ing. Andrea. Dottore ingegnere. Che meraviglia! Barattare un titolo solo: “santo”, non con uno con ma ben due pregiati titoli accademici! Due al prezzo di uno. È dai tempi del detersivo per lavatrice Dash e dei due fustoni che non si facevano affaroni così.
Se cambieresti il tuo detersivo con due fustoni di un altro, o un santo con un dott. ing, ti sei meritato un altro punto nel test!
Perché sta storia del santo, per di più protettore… non so, pare quasi un azzardo… pare quasi un riferimento religioso.
E noi non possiamo fare riferimenti religiosi.
Non sia mai, è piuttosto compromettente. Che si fa poi coi i non religiosi? E coi diversamente religiosi? Come ti muovi fai danni.
Sicuro che qualcuno si offende. Se anche tu temi di offendere qualcuno, non importa chi, se temi di risultare politicamente corretto, segnati un altro punto nel test.
I cattolici, invece, non si offendono. Sono 50 e passa anni che la società laicale li offende e li discrimina, ormai ci sono abituati. Manco ci fanno più caso. Sotto sotto, se lo aspettano pure. Magari ci restano male, se li rispetti.
Comunque, se anche non teniamo conto dei loro sentimenti e del loro credo, che problema sarà?
Non lo facciamo mai, che vuoi che succeda per una volta in più?
Se anche tu pensi che il politicamente corretto non si applichi ai cattolici, complimenti! hai guadagnato un altro punto.
Allora è deciso, questo sant’Andrea lo facciamo passare per dottore, al massimo per ingegnere. Che non si dica che facciamo riferimenti religiosi! Chi noi? ma se siamo politicamente corretti!
Perché va bene quasi tutto, siamo una società disillusa e tollerante. Va bene qualche collusione al crimine, qualche allusione alla pornografia, all’abuso di droghe o qualche altro incidente che, si sa, fa parte della natura umana. Mica ci vorremo colpevolizzare. Mica è è colpa di nessuno. Ma il riferimento religioso proprio no, è roba troppo forte. Se anche tu lo pensi, assegnati l’ultimo punto nel test.
Complimenti, hai superato il test. Sei politicamente corretto. Vantatene pure. Ai politicamente scorretti non importa nulla.
seguimi sul blog: www.AnnaPorchetti.it.
il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu