Come capire se lui è l’uomo giusto?

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Come capire se lui è l’uomo giusto? Questa non è una semplice domanda. Qualcosa tipo: “ma il glitter si può osare anche di giorno o è solo per gli outfit serali?” oppure: “la pasta fa ingrassare solo se la mangi di sera?”.

No. Questa è la domanda. Quella che prima o poi tutte ci siamo fatte, almeno una volta nella vita. Quella che le amiche del cuore ci fanno, confidando in una risposta saggia e illuminante.

La mia amica G ha appena conosciuto un uomo. E’ un’ottima notizia, considerato che il fidanzato precedente è sparito dai radar. Non una gran perdita, detto fra noi. Era una delle persone più insignificanti che io abbia mai conosciuto. Per la mia amica G voglio il meglio. Da quando la conosco ha avuto una sequela di fidanzati imbarazzanti, nessuno dei quali sembrava realmente sposabile. Infatti, lei non è ancora sposata.

Adesso è apparso all’orizzonte questo M. G ne sembra colpita. Non ha situazioni strane: non è perseguitato da ex fidanzate furibonde, né divide l’appartamento con il rumoroso batterista di una rock band. Non ha strane paturnie, né abitudini ossessivo compulsive, per quello che ci è dato sapere a oggi. Ha amici presentabili, una famiglia normale, una sorella, molto simpatica. M è anche un casalingo emancipato: pare sia in grado di stirare e farsi la lavatrice da solo, circostanza che lo colloca in un club di eletti, di cui fanno parte pochissimi maschi adulti. All’apparenza è un tipo a posto, ma l’apparenza si sa, inganna.

Questa relazione si avvia sotto i migliori auspici, ma la mia amica G è un po’ nervosa. Si chiede come capire se lui è l’uomo giusto. Se esista un questionario, un crash test, un esame di stato che abiliti il giovanotto alla qualifica di fidanzato ufficiale, se possibile con una certa velocità, perché G si avvicina ai quarant’anni. Non vuole investire mesi o anni in una storia che non va da nessuna parte.

E chiede consiglio a me. Io ovviamente mi presto a profondere suggerimenti, malgrado non abbia, sull’argomento, la minima competenza né la più piccola esperienza (ho sposato il fidanzato del liceo).

Non sia mai che mi tiri indietro, di fronte alla possibilità di catechizzare chicchessia su questioni sentimentali. Ma che, scherziamo? È da sempre la mia attività preferita. Tanto più che G me lo ha chiesto lei. Non è una mia idea. Devo quindi elaborare una strategia semplice, efficace e replicabile, per smascherare eventuali per nulla volenti sposare e distinguerli dagli uomini arruolabili alla causa del matrimonio.

Sarebbe bellissimo rivelare a G il mio collaudato, infallibile metodo per testare la validità di un uomo, come candidato al matrimonio. Il problema è che io non ho un metodo, né infallibile, né collaudato.

Chi glielo dice a G?

Per trovarne uno, mi metto nelle più confortevoli condizioni possibili: coperta di pile sulle gambe, musica in sottofondo, crema di yogurt Muller alle nocciole, con cereali special K con petali di cioccolato: una trasgressione abilmente travestita da scelta salutare. Dalla mia postazione di lavoro, il ripostiglio delle scope, che diventa conciliabolo di questioni religiose, estetiche, sentimentali, ma solo dopo la mezzanotte o prima delle cinque del mattino, comincio a riflettere sulla questione.

L’obiettivo è arrivare a una risposta, prima di cadere nel solito coma semi vigile da sonnolenza.

Tocca elaborare qualche strategia, qualche linea guida, qualche dritta, per non fare brutta figura. In fondo, ho un patrimonio di aneddoti sentimentali di amiche e conoscenti quasi trentennale. Si tratta solo di fare il riassunto. Come coi Promessi Sposi.

Per prima cosa, io le consiglio di ascoltare. Di non essere ansiosa di raccontarsi, di descriversi, di dare mille indizi di sé. Meglio tentare di capire chi ha di fronte.

In cosa crede. Che cosa sogna. Quali sono i suoi obiettivi. Cosa conta per lui. Quelle cose strane, quasi fuori moda, che si chiamano valori. In definitiva quello che fa di una persona quella che è.

Perché la base delle relazioni, la condizione perché funzionino, è avere valori comuni. Io talvolta sento dire alle amiche: “non è l’uomo giusto, non gli piace il mare”. “non possiamo andare d’accordo, non ama il ballo”. “non potremo stare insieme, lui è un milanista sfegatato e a me non interessa niente del calcio”.

Attenzione! Allarme rosso! Non si scarta un uomo su queste basi. E, all’opposto, non sono queste le affinità che ci garantiscono una solida unione. Certo, se ci sono gusti in comune, ben venga. Ma sono i valori in comune, non i gusti, che ci terranno insieme.

Quindi, per capire se questo è l’uomo che cerchi, chiedigli che ne pensa di Dio, della famiglia, dell’amore, della fedeltà. Di quello che conta per te.

Perché se lui è un incallito bestemmiatore, se è per la coppia aperta, se non vuole legami, se l’idea di avere figli gli procura le convulsioni, siamo sicure che il fatto che ci piaccia la stessa musica, sarà sufficiente?

Ho conosciuto coppie di sposi all’apparenza così diversi, che di più non si potrebbe. Eppure erano coppie solidissime, perché si trovavano nelle cose importanti. Avevano obiettivi di vita comuni. Obiettivi importanti, non programmare le vacanze o cambiare l’auto. E valori comuni.

E quindi, il consiglio che posso dare a G è solo questo: cerca di capire in cosa crede questo uomo. Lascia da parte le sciocchezze, quelle possono essere materia di aggiustamento. Indaga invece con serietà sui valori che lo ispirano. E se non sono i tuoi, io ti suggerirei di non affezionarti troppo a lui. Di smettere di fantasticare su voi due insieme, di pensare ai nomi dei vostri sei figli o a immaginarti la festa per le nozze d’argento.

Piuttosto, di allontanarti gradualmente.

Può sembrare crudele farlo, quando ci piace qualcuno. Ma è solo perché il mondo ci ha abituati a pensare che l’amore sia tutto emozioni, belle esperienze condivise, gusti e hobby in comune e invece così non è.

Se vi amate e condividete la stessa visione sulla vita, qualcosa da fare volentieri insieme la troverete comunque, anche se ora non sembrate condividere molti interessi. Dirò di più, le cose che farete insieme saranno meravigliose: dei figli, una unione che dura una vita, un percorso insieme verso la santità.

Sì, credo di aver più o meno risposto alla domanda: “come capire se lui è l’uomo giusto”. In più, consiglierei di pregare, per chiedere capacità di discernimento.

E dal ripostiglio delle scope, passo e chiudo.

come capire se lui è l'uomo giusto

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